sabato 31 marzo 2012

L'onestà


L'onestà è il dovere che abbiamo di capire la verità ed agire in modo veritiero sia nelle nostre comunicazioni e nella nostra condotta

PMI- codice di condotta professionale

venerdì 30 marzo 2012

La difesa


"Ciò che ci accade nella vita non è  semplicemente il risultato del numero di avversità che ci capitano,  ma del modo in cui ci difendiamo."
George Vaillant

giovedì 29 marzo 2012

il successo


Il successo di un progetto è il concime per nostra autostima. Più progetti di successo facciamo più ci fidiamo di noi stessi. Per condurre un progetto al successo dobbiamo fare uno sforzo su noi stessi in quanto passiamo dalla condizione di chi è completamente autosufficiente e fa tutto da solo a chi deve guidare uno stuolo di persone recalcitranti e fare di una folla un team ad alte performances.

mercoledì 28 marzo 2012

Il successo


I tre principali fattori che possono contribuire in modo significativo al successo di un progetto sono (1) coinvolgimento degli utenti tempestivo, (2) sostegno manageriale, e (3)  requisiti utenti più chiari. Ci sono altri criteri di successo, ma con questi tre elementi a posto, le probabilità di successo sono molto maggiori. Senza di loro, le aziende corrono un alto rischio di fallimento.

martedì 27 marzo 2012

Gli assunti


Gli assunti sono fattori che per questioni di pianificazione vengono ritenuti veri, reali o certi anche se non si dispone di prove o dimostrazioni. Gli assunti influiscono su tutti gli aspetti della pianificazione di progetto e fanno parte dell’elaborazione progressiva del progetto. I gruppi di progetto spesso identificano, documentano e convalidano gli assunti nel corso del processo di pianificazione. Gli assunti generalmente implicano un certo livello di rischio

lunedì 26 marzo 2012

il carattere


la quinta è ironica “è impossibile per chi fa parecchie cose farle tutte al meglio”; la sesta afferma “chi vuole fa più di quel che può”; la settima risponde alla domanda : che cos’è il carattere? E questo è quello da cui ogni discussione di auto miglioramento dovrebbe iniziare. Il carattere è una di quelle cose che ciascuno sa cos’è ma su cui nessuno sa niente di certo. ……..il carattere è quella modalità distintiva di ognuno di comportarsi che rifletterà il suo atteggiamento verso la realtà.
V. Pekelis – Realize your potential -1987 – Mir Publisher Moskow pag 76-77

domenica 25 marzo 2012

Il carattere


Qualcuno di voi ha fatto attenzione alle epigrafi (dei capitoli precedenti) i loro messaggi e la sequenza? La prima dice semplicemente “ciascun uomo è il creatore del suo destino”; la seconda avverte “ciascuno è il più profondo conoscitore di se stesso”; la terza valutazione, “la capacità di fare arriva dal fare” ; La quarta mette in guardia “lasciate che ciascuno si impegni del business che conosce meglio”;

V. Pekelis – Realize your potential -1987 – Mir Publisher Moskow pag 76-77

sabato 24 marzo 2012

il lavoro


Lavoro, nell’accezione latina (labor, travail) implica il concetto di fatica o di lavoro o di travaglio. Ancora oggi in alcuni dialetti si utilizzano i termini ‘faticare’, andare a faticare per intendere ‘lavorare’ e ‘andare a lavorare’. Altro termine dialettale sinonimo è travaglio, dal francese travail, per esempio in piemontese lavoro si dice travajè.
P.Brivio-R. Quarta a cura di – Da manager a professionista -2009 – Franco Angeli

venerdì 23 marzo 2012

La comunicazione


Processo attraverso il quale avviene lo scambio di informazioni tra persone che utilizzano un sistema comune di simboli, segni o comportamenti

giovedì 22 marzo 2012

la comunicazione

Da comunicatori di professione non vi toccherà cercare un editore né, prima, fantasticare un pubblico attivando le vostre migliori capacità proiettive. Siete nella posizione di chi :
a.      a partire da contenuti e obiettivi estpressi da un committente
b.     formula un messaggio finalizzato
c.      che verrà trasmesso da un mezzo di comunicazione di massa
d.     a un gruppo identificato di destinatari
Apparentemente si tratta di una posizione più comoda e priva di incognite e turbamenti……  Ma le fortune e sfortune del prodotto derivano dal maggiore o minore gradimento del target…… Quindi per voi che dovete raccontare un servizio o un prodotto il potere vero ce l’ha il target.
A.   Testa – Farsi capire- 2000 – RCS libri pag 145-148

mercoledì 21 marzo 2012

Il pressapochismo



Per millenni, dalla fine del Settecento, l’umanità è vissuta all’insegna del pressappoco, del misterioso, del magico, inerme di fronte alle pestilenze, ai fulmini ed alle invasioni. …. Poi l’Illuminismo e l’industrializzazione hanno conquistato alla ragione un trono dal quale essa ha regnato prima con ottimismo e saggezza, poi, via via con pessimismo e tirannia.  La tirannia della precisione, del “tutto programmato”, del “tutto sotto controllo”.
….. Riappropriamoci dunque del pressappoco: non del pressappoco imposto dall’ignoranza durante i secoli della società rurale ma di un pressappoco reinventato in chiave postindustriale….

D. De Masi – il futuro del lavoro- 2003- BUR pag. 204, 210

martedì 20 marzo 2012

Il Progetto


Mandare avanti un progetto, come indica la derivazione della parola, significa estrarre da se un'idea in modo tale che essa acquisti una propria autonomia e sia realizzata non soltanto dagli sforzi di chi l'ha originata ma anche da quelli indipendenti dal proprio Io. »
(Czeslaw Milosz) da wikipedia

lunedì 19 marzo 2012

Il charter


Nel caso in cui il progetto sia fatto sotto contratto, cioè la ragione principale della sua esistenza sia un contratto, questo è il principale elemento da tenere in considerazione. In questo caso il progetto avrà due ‘owner’ il contratto e il board o PMO dell’azienda. I fattori ambientali aziendali  saranno quelli dell’azienda appaltata ma si dovranno tenere in considerazione anche quelli dell’azienda appaltante. Idem per gli asset organizzativi.

domenica 18 marzo 2012

Il Charter


Ogni sezione del Charter deve essere compilata se si vuole dare a quell’argomento un’accezione particolare. Solo le prime 5 sezioni sono obbligatorie. Il charter ha come allegato il Business Case e servirà da base per lo sviluppo dello Scope Statement e per le decisioni. Qualunque modifica sia necessaria verrà approvata e firmata dallo Sponsor. 

sabato 17 marzo 2012

Il Charter


Sezione XIV – Regole per la chiusura. In queste sezioni vengono tracciati i principi che guideranno la chiusura del progetto. Viene fissate le modalità di dismissione degli assett e delle risorse e la transitione.

venerdì 16 marzo 2012

il charter


Sezione XIII- Change Management
In queste sezioni vengono tracciati i principi che guideranno la gestione dei cambiamenti. Viene definito chi sarà autorizzato a chiedere cambiamenti e come verranno gestite le richieste di ulteriori finanziamenti. Vengono inoltre definiti i principi che guideranno l’accettazione degli stessi cioè le regole base su quali dei tre vincoli, tempo, costo, qualità è quello da tenere fermo e, di conseguenza quali saranno i gradi di libertà sugli altri, scope compreso.

giovedì 15 marzo 2012

Il charter


Sezione XI - Conflitto di Interessi
Sezione XII - Indennizzi
In queste sezioni vengono tracciati i principi guida sulla responsabilità di progetto e sulle modalità che verranno utilizzate per controllare i fornitori. 

mercoledì 14 marzo 2012

Il Charter


Sezione X – Sottoprogetti del Progetto/Progetti del Programma
In questa sezione vengono elencati i sottoprogetti previsti oppure i progetti previsti (nel caso di un programma) con la propria descrizione, i propri obiettivi, i propri benefici.

martedì 13 marzo 2012

Il charter


Sezione IX – Riunioni di governo
In questa sezione viene descritta la modalità di governo del progetto, cioè chi parteciperà alle riunioni di governo, come verranno condotte, la frequenza … cioè tutte le informazioni che servono a guidare il progetto.

lunedì 12 marzo 2012

Il charter

Sezione VIII - Progetto/Programma Finanze
In questa sezione viene riportato il budget previsto per il progetto secondo l’articolazione necessaria.
A questo livello il budget è comprensivo anche della riserva per rischi sia quella per rischi sconosciuti/sconosciuti che quella per rischi identificati. Viene fatto anche il cash flow, con le informazioni conosciute a questo livello ed i costi sono riportati con la logica delle voci di spesa. Viene fatto il piano di ritorno degli investimenti che sarà utilizzato per calcolare la redditività del progetto/programma

domenica 11 marzo 2012

Il charter


Sezione VII – Progetto/Programma Comitati
In questa sezione vengono chiarite le regole di costituzione dei comitati, siano essi permanenti che temporanei. Con il concetto di Comitato si intende quel gruppo di esperti che si riunisce per deliberare su particolari argomenti quali le richieste di cambiamenti, la gestione della configurazione, la piattaforma tecnologica, oppure quel gruppo ad hoc cui viene delegata la soluzione di un particolare argomento. Nel caso di progetti con ciclo di vita adattivo o agile questi sono i gruppi di lavoro. 

sabato 10 marzo 2012

Il charter

Sezione VI - Progetto/Programma Nomine ed elezioni
In questa sezione vengono chiarite le regole di ingresso nel progetto/programma, cioè vengono date le informazioni sulle formalità da espletare per entrare a lavorare nel Progetto/Programma. Spesso questa sezione come altre viene demandata a fasi a valle oppure ad una precisa metodologia aziendale a cui fare riferimento

venerdì 9 marzo 2012

Il Charter

Sezione V – Progetto/Programma Principi di governo e ruoli/responsabilità
In questa sezione vengono delineati i principi di governo del Progetto/Programma, cioè l’Organizzazione: Comitato di Governo o Board o Steering Committee, altri comitati (es. Comitato tecnico, comitato per i Cambiamenti..) cioè i Ruoli, le Responsabilità, l’autorità ad essi attribuita e le attività che essi dovranno fare per espletare le loro funzioni. Questo paragrafo è importantissimo perché mette in moto i meccanismi di funzionamento del progetto.

giovedì 8 marzo 2012

Il Charter

Sezione IV – Progetto/Programma Membership
In questa sezione chiariamo chi saranno gli stakeholder di Progetto/programma, quali saranno i criteri che useremo per coinvolgerli e come procederemo in caso ci sia un cambiamento. Inoltre dobbiamo mettere in piedi un log delle domande/lamentele degli stakeholder che ci servirà come punto di riferimento per capire se sta succedendo qualcosa che potrebbe danneggiare il progetto/programma.
Per ultimo dovremo indicare quale metodo useremo per raccogliere le Lezioni Apprese. 

mercoledì 7 marzo 2012

Il Charter


Sezione III – Obiettivo e limitazioni del Progetto/Programma..
In questa sezione dichiariamo l’obiettivo che il progetto/programma intende perseguire. L’obiettivo del progetto è rappresentato attraverso  suoi deliverable, l’obiettivo del programma attraverso suoi benefici. Le limitazioni sono lo Scope, ovvero ambito e contenuto. Per un progetto questo è rappresentato dalla WBS (work Breadown Structure), per un programma questo è rappresentato dalla PWBS (Project Work Breakdown Strutture) che contengono tutto  il lavoro, e solo il lavoro necessario per il raggiungimento degli obiettivi. Questa è la base per la valutazione finanziaria dei fondi richiesti.

martedì 6 marzo 2012

Il Charter

Sezione I – Nome, Responsabile principale; Altri Responsabili.
In questa sezione dichiariamo come si chiama il progetto/programma ed eventualmente se la dislocazione del team sarà in sedi diverese da quella dell’organizzazione madre.
Sezione II – Relazioni con l’Ente/Organizzazione madre
Quali saranno le regole di raccordo con l’organizzazione madre.

lunedì 5 marzo 2012

Il Charter


Contenuto del Charter
Il Charter contiene tutto ciò che consente alla nuova organizzazione di iniziare il suo lavoro.  E’ l'atto normativo fondamentale che definisce la natura, la forma, la struttura, l'attività e le regole fondanti di un'organizzazione, quella del nuovo progetto che nasce, e deve quindi contenere tutti i capitoli fondamentali cui i soci (stakeholders) devono riferirsi
•         Sezione I – Nome, Sede principale; Altre sedi.
•         Sezione II – Relazioni con l’Ente/Organizzazione madre
•          Sezione III – Obiettivo e limitazioni del Progetto/Programma.
•          Sezione IV – Progetto/Programma Membership
•          Sezione V – Progetto/Programma Principi di governo e ruoli/ responsabilità
•          Sezione VI - Progetto/Programma Nomine ed elezioni:
•          Sezione VII – Progetto/Programma Comitati
•          Sezione VIII - Progetto/Programma Finanze
•          Sezione IX – Riunioni di governo
•          Sezione X – Sottoprogetti del Progetto/Programma
•          Sezione XI - Conflitto di Interessi
•          Sezione XII - Indennizzi
•          Sezione XIII- Change Management
•          Sezione XIV – Regole per la chiusura

domenica 4 marzo 2012

Il Charter


Da Oxford Dictionary

Una dichiarazione scritta dei principi e degli obiettivi di un'organizzazione. 
Un documento ufficiale attestante che un ente regolatore (che abbia il potere di dare regole) o un governo consente che una nuova organizzazione, città o una università venga costituita e gli dà un particolari diritti e privilegi

sabato 3 marzo 2012

Il rispetto



Dice il codice etico che noi PMP dobbiamo firmare:

Il rispetto è dovere che abbiamo di trattare con riguardo stessi, gli altri, e le risorse a noi affidate. Le risorse a noi affidate possono includere persone, soldi, reputazione, sicurezza degli altri, e delle risorse naturali o ambientali.

Meditate gente, meditate

venerdì 2 marzo 2012

I requisiti

L’analisi dei requisiti deve essere preceduta da una fase di allineamento e condivisione tra sponsor cliente ed analista. I tre infatti devono essere perfettamente allineati sui principi ispiratori del progetto e sui benefici che da esso deriveranno. Se questo non fosse sarebbe facile, da parte dell’analista, “plagiare” il cliente soddisfacendo i requisiti degli strumenti che utilizzerà invece di quelli del cliente. Inoltre spesso l’analista tende a pensare alla manutenzione e per lui la frase “ma, se vediamo che non ti piace, dopo si può cambiare” suona famigliare secondo la logica ‘fare e disfare è sempre lavorare’. In questo periodi di magra cerchiamo invece di usare solo la prima parte della frase cioè ‘fare è sempre lavorare’ perché è l’unico modo di crescere attraverso i progetti. La sindrome di Penelope non paga.